I giornalisti Federica Botta e Alessandro De Rossi sono venuti a visitare anche la nostra scuola, e così hanno descritto l’evento:
I fiori nel legno
Lo scalpello del mastro intagliatore entra sicuro nel blocco di cimbro come fosse burro, intagliando con maestria davanti ai miei occhi il disegno appena accennato a matita, una forma tondeggiante e complessa con intrecci di fiori e tralci. Invece la mia sgorbia – come ho imparato a chiamarla – s’impenna, scalpita e fa una gran fatica, sotto le mie mani incerte, a seguire il semplice riquadro a stella che mi accingo a scolpire. Allievi di ogni età si radunano, due sere alla settimana, alla Scuola di Intaglio di Melezet, un laboratorio speciale che porta avanti una tradizione già attestata nel 1550. La scultura più apprezzata del territorio è una corona di piante mediterranee dove melograni e limoni si adagiano su girasoli e grappoli d’uva. Elementi che l’ignoto autore delle prime opere conservate nella chiesa di Sant’Antonio Abate non aveva probabilmente mai visto sulla pianta e tanto meno assaggiato. Ma che ben rappresentavano la ricchezza del Delfinato francese a cui apparteneva la diocesi di Bardonecchia, che all’epoca estendeva i suoi confini sino alla Provenza e alle Alpi Marittime.articolo apparso sul sito della rivista PleinAir |
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