mercoledì 9 dicembre 2015

il LEGNO, proprietà fisiche


Proprietà FISICHE del LEGNO
ASPETTO
Molte superfici legnose sono assai simili tra loro ma è sempre possibile distinguerle se si è in grado di analizzare accuratamente le strutture venose presenti nel legno. Inoltre per un buon conoscitore sono indici di salute del legno stesso.
COLORE
specchiature del legno di
rovere


Il colore è una di quelle caratteristiche fondamentali del legno per stabilire lo stato in cui si trova e quindi capire il suo stato di salute. Il colore naturale del legno dipende dal colore delle pareti cellulari e dal colore delle sostanze presenti all’interno delle cellule. La colorazione del legno è una caratteristica variabile nel tempo, nel senso che la sua esposizione all’aria e alla luce, specialmente per l’azione dei raggi ultravioletti, comporta modificazioni del colore delle pareti cellulari e delle sostanze contenute. Tale fenomeno è generalmente chiamato con il termine di “ossidazione” (anche se sarebbe più corretto definirlo “fotossidazione” a causa dell’azione combinata di luce ed aria).
Alcuni legni possono contenere concrezioni minerali,  resinosi o gommosi, che tendono ad evidenziarsi con l’ossidazione.
Talune essenze, come ad esempio il Rovere o il Faggio, presentano “specchiature” , che si evidenziano in misura maggiore o minore a seconda della tipologia del taglio, e rappresentano una caratteristica peculiare della specie legnosa (e non un difetto).
ODORE
L'odore come il colore è una caratteristica che varia da essenza ad essenza ed è indice di salute del legno.
POROSITA’
La porosità è la proprietà che indica la quantità dei vasi e la loro ampiezza. Un legno è più poroso quanto più è elevato il numero dei vasi e quanto più questi ultimi sono grandi. Diretta conseguenza di questa caratteristica è il grado di pulimento. Infatti più il legno è poroso tanto meno è possibile ottenere una lucidatura perfetta.
OMOGENEITA’
Questa caratteristica è posseduta dalle essenze che hanno una struttura assai densa. Infatti è possibile eliminare dal legno stesso le parti cresciute in autunno da quelle cresciute in primavera.
La non omogeneità rende il legno di difficile lavorazione, le zone tenere  tendono a creare delle ondulazioni poco visibili ad occhio nudo, ma assai sensibili al tatto.
Un ottimo esempio ci viene fornito dalle conifere, alberi privi di fibre che presentano delle zone chiare contrapposte ad altre di colore più scuro (solitamente questa parte è quella più resistente e compatta).
PESO SPECIFICO
Il "peso specifico assoluto" è il peso, espresso in kg, di un decimetro cubo di materiale , ovvero il rapporto fra il peso del materiale ed il suo volume .
Occorre tener presente che il legname allo stato secco presenta un peso specifico minore rispetto al  momento successivo I’abbattimento in cui è ancora ricco d’umidità. Comunemente si considera quindi il peso specifico calcolato quando il legname presenta il 12% di umidità, e ciò perché il legname può assorbire una certa quantità di acqua anche dopo I'essiccazione.
 
IGROSCOPIA
L’igroscopia indica il potere da parte del legno di assorbire e di espellere l’umidità cambiandone quindi anche l’aspetto e le dimensioni. Ne consegue che bisognerà stare molto attenti a  tutte quelle essenze che presentano una struttura grossolana poiché non è né possibile ottenere una  superficie perfettamente pulita, né avere una garanzia di stabilità, entrambi aspetti fondamentali richiesti per la lavorazione del legno.
RITIRO
e
DILATAZIONE
Queste caratteristiche indicano la contrazione o l’espansione del volume che il legname subisce in seguito all'essiccamento o quando è posto in ambienti umidi.
Tale fenomeno è in stretto rapporto con la struttura stessa delle fibre legnose; perciò si manifesta sotto forme più o meno gravi da essenza a essenza, e nessuna è esente.
Questi movimenti sono dovuti all’igroscopicità del legno. I primi effetti vistosi si presentano dopo la fase di stagionatura ed essiccazione, per poi manifestarsi in maniera più accentuata durante il susseguirsi delle varie temperature stagionali come inverno ed estate.
Questo fenomeno diventa maggiore se il legno è stato segato subito dopo I'abbattimento, poiché il tempo di essiccamento non è stato sufficiente oppure non  è stato sufficientemente protetto dalle variazioni di umidità.
Il ritiro del legno, purtroppo, non avviene uniformemente
nello stesso pezzo, ma la percentuale di calo varia  in base
alla posizione che il legno aveva nel tronco, e anche in
base alla direzione delle fibre.
II ritiro è
·      massimo nella direzione tangente agli anelli di
accrescimento
·       medio  nella direzione radiale
·       minimo nella direzione assiale.
I valori in percentuale del ritiro possono variare da un massimo del 10% per la direzione tangente agli anelli di accrescimento, ad un minimo dello 0,1% per la direzione assiale.
Esempi di essenze il cui uso è sconsigliato per la lavorazione di mobili e serramenti a causa della loro struttura porosa e nervosa, quindi spesso soggetti a imbarcamenti e atti a ritirarsi molto, sono:
          platano
          ciliegio
Dal ritiro va distinto il fenomeno di “imbarcamento”, che consiste in una deformazione del legno.
RESISTENZA ELETTRICA
La resistenza elettrica del legno non è uguale in tutte Ie direzioni; essa è minore nel senso delle fibre perché i vasi, imbevuti di liquido, sono più conduttivi.
POTERE ISOLANTE
II legno presenta generalmente buone proprietà isolanti, Ie quali tuttavia possono essere migliorate con la stagionatura, con la verniciatura e con trattamenti speciali (imbibizione con resine sintetiche).

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