martedì 5 aprile 2016

La "nuova" Scuola del Melezet

Un interessante capitolo dedicato alla Scuola del Melezet di ieri e di oggi, lo troviamo nel libro:
MELEZET e MILLAURES
cinque secoli di storia parrocchiale
scritto da Valerio Colletto, Marziano Di Maio, Daniela Garibaldo
collana I Quaderni di Bardonecchia

La Scuola d'Intaglio del Melezet

a cura di Walter Re
Oltre al leggio corale della parrocchiale di Millaures altre opere in valle recano la firma di abili artigiani intagliatori provenienti dal Melezet, come ad esempio il portale della chiesa di Salbertrand (1512), il coro ed il portale della chiesa di Bousson (1514) di Mateus Rode o Roude di Melezet, e altre numerose opere lignee che ancora esistono in Alta Valle. Sono statue policrome, ancone di altari, cascate di frutta e fiori, volute, angeli e santi, tralci di vite, opere di autori anonimi, alcuni di sicura origine locale, realizzate talora con ingenuità e modesta fattura, altre volte con gusto e maestria. La ricchezza di tale produzione locale – soprattutto a fine ottocento e ad inizio novecento- abbiamo ritenuto possibile l'attribuzione di tale opere alla cosiddetta “Scuola del Melezet”. Se l'assenza di documenti non può confermare l'esistenza di una Scuola del Melezet, per le particolari conoscenze e abilità tecniche che richiede la lavorazione del legno - in particolare per l'esecuzione di opere figurative e per la decorazione policroma e la doratura - depongono invece a favore dell'esistenza, se non di una vera e propria scuola con finalità didattiche, di famiglie, dinastie e forse botteghe di scultori che acquisite le capacità e le conoscenze necessarie, le tramandano di generazione in generazione, con alterne fortune, fino ai giorni nostri
 E’ a partire dal 1939 che Lillo Colli, uno dei primi maestri di sci italiani, abile intagliatore, raduna i ragazzi del Melezet e di Bardonecchia, con l'aiuto delle insegnanti delle scuole, insegnando le tecniche preliminari dell'intaglio e della scultura. La guerra interrompe forzatamente l’interessante esperienza.

La "nuova" Scuola del Melezet

A partire dal 1951 Giuseppe Pognante, pittore e professore di disegno, inizia a impostare l'insegnamento ai giovani locali del disegno e della lavorazione artistica del legno.
Nasce la “Scuola del Melezet” che funziona per cinque anni come una vera scuola di formazione professionale sussidiata dal Ministero della Pubblica Istruzione e sostenuta dalla Camera di Commercio di Torino e dal Consorzio Provinciale dell'Istruzione Tecnica e Confederazione Generale dell' Artigianato Italiano. Pognante, profondo conoscitore del patrimonio artistico dell'Alta Valle Susa e della Savoia e Delfinato, abilissimo disegnatore (anche tecnico) propone i giovani lo studio, la ricerca e la realizzazione di lavori su temi sacri e tradizionali, motivi decorativi che sviluppano un ornato sobrio ed impreziosito da tipiche policromie.
La valida esperienza cessa per mancanza di risorse economiche e caduta di interesse da parte delle istituzioni locali.  In questo periodo si formano diversi intagliatori che garantiranno la continuità di una modesta (quantitativamente) produzione.
Negli anni 60-70 riprende con alterne fortune ed interruzioni l'insegnamento delle tecniche di intaglio e scultura da parte del maestro Galimberti prima e poi di Eligio Faure, entrambi ebanisti di formazione legata alla tradizione del mobile scolpito. L'attività viene anche estesa per la prima volta ai ragazzi delle scuole medie (come materia: applicazioni tecniche nel periodo di insegnamento del maestro Faure). Anche questi tentativi si esauriscono pur rimanendo sul territorio una produzione limitata realizzata da autodidatti o persone formatesi negli anni ’50.
Dal 1986, dopo una precedente breve esperienza di riattivazione della scuola con il coordinamento del professor Luigi Nervo dell'Accademia di Torino, riprendono, finalmente in modo regolare, i corsi della Scuola. Insegnanti locali (Walter Re, Bruno Blanc, Roberto Martini, Angelo Vachet) propongono corsi articolati che comprendono, oltre alle tecniche di intaglio e scultura, anche l'insegnamento del disegno, del modellato in creta, della conoscenza del patrimonio artistico del territorio.
I corsi sono destinate i ragazzi delle scuole elementari e medie (attività parascolastiche) e giovani e adulti (corsi serali).  Vengono anche attivati stages brevi per turisti durante l'alta stagione turistica.
I corsi sono attivi ancor oggi con rinnovamento degli insegnanti ed istruttori.
Elemento tradizionale e caratteristico che identifica la produzione della Scuola del Melezet è il “Grappolo del Melezet”, basso o alto rilievo intagliato, policromato e dorato raffigurante composizioni di frutta e fiori, che si ispira alla decorazione settecentesca della chiesa parrocchiale della frazione Melezet. Ai grappoli si aggiungono altri elementi di tipo decorativo quali scudi, stemmi, pannelli intagliati e scolpiti ad alto e basso rilievo, sviluppo classico di disegno ornato ma anche motivi figurativi d'ispirazione religiosa a basso ed alto rilievo ed a tutto tondo: teste d’ angelo, santi, composizioni con elementi architettonici e figurativi.

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